Montepeloso
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martedì 7 maggio 2019

prima domenica di maggio a Irsi


Il pellegrinaggio alla Madonna d’Irsi avviene nella prima domenica di maggio, quando le fave sono già piene ed i vòngl, i baccelli delle fave fresche, fanno gola. La salita del monte Irsi è abbastanza faticosa, e molti la facevano con la lingua fuori. Era famoso, anni fa, un personaggio, il quale trovava modo, tra un pater e un’ave, di assaggiare i vòngl dei campi lungo i quali si snoda la stretta mulattiera. Appena sull'altipiano, però, e subito dopo la messa, si faceva una grande scampagnata.
Il padrone della masseria d’Irsi offriva una fetta di pane e una di ricotta a tutti coloro che non avevano portato nulla da mangiare, ed erano molti, moltissimi. Gli altri consumavano allegramente sui prati la colazione portata dal paese e poi tutti cantavano, ballavano e soprattutto bevevano.
Per le autorità, per le persone importanti, per i membri del clero, solitamente non più di uno, che accompagnavano la processione fino al Santuario, per gli amici del padrone, insomma, c’era il pranzo, offerto da quest’ultimo nelle stanze della masseria, locali al primo piano sopra le stalle ed i lamioni per i salariati.
Anche questa festa non di rado è stata occasione di gravi fatti di Sangue. Si costituiva in Basilicata una setta politica reazionaria detta dei Calderari o dei Rivellesi che nasceva per contrapporsi alle idee liberali della Carboneria e per combattere ogni moto rivoluzionario per favorire la restaurazione dei Borboni.
Il 7 maggio 1815 la setta dei Calderari, inserendosi nei pellegrinaggi ad Irsi (Montepeloso) e a Fondi (Tricarico), diede inizio alla reazione che portò, anche in seguito alle infelici vicende di Gioacchino Murat, alla restaurazione borbonica.
Quella sera, proprio di ritorno dal pellegrinaggio a Santa Maria d’Irsi, la turba dei pellegrini, aizzata dai Calderari, tumultuò per le strade di Montepeloso. Il tumulto sfociò nell’uccisione del maresciallo della gendarmeria nel cortile della caserma.

Tratto dal libro di 



Michelino Dilillo 






IRSINA 


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