Montepeloso
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martedì 1 ottobre 2019

lo stemma di Montepeloso


Un decreto reale del 28 marzo 1895 accontentò gli amministratori comunali di Montepeloso … pardon … di Irsina, i quali, con deliberazione del 1° maggio dello stesso anno, ripristinarono il vecchio stemma di Montepeloso, «Consistente in tre monticelli con cinque spighe, delle quali tre poste sul monticello di mezzo ed una per ciascuno dei monticelli laterali. Le spighe comunemente si intende che vogliano dinotare dovizia di terre sative; ma una interpretazione forse più giusta vuole che queste spighe siano un ricordo della spiga che fu impronta della moneta di Eraclea e Metaponto e che furono elevate nello stemma della città per commemorare la sua greca origine. Infatti simili spighe si osservano negli stemmi delle città della Basilicata le quali pretendono ugualmente aver avuto origine greca, come sono Bernalda, Pisticci, Craco, Montescaglioso, Brindisi, ecc.”


Lo stemma di Irsina è legato a una vicenda storica. Esso rappresenta tre colli e cinque spighe su uno scudo, ma inizialmente le spighe erano sei; una fu donata, perché se ne servisse di stemma gentilizio, al benemerito cittadino arcidiacono Antonio Maffei, il quale dottamente seppe perorare presso il papa Sisto IV la restaurazione del Vescovato di Montepeloso nel 1479. 


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